Glatiramer acetato riduce la frequenza delle recidive e la progressione di malattia di circa il 30% rispetto al placebo nei pazienti con sclerosi multipla


All’ECTRIMS sono stati infatti presentati i dati aggiornati di uno studio in aperto che ha dimostrato come la somministrazione quotidiana di 20 mg di Clatiramer acetato ( Copaxone ) siano associati a una attività stabile di malattia e a bassi livelli di disabilità nei pazienti trattati in modo continuativo nel corso di vent’anni.

In particolare, la frequenza cumulativa annualizzata di recidive in questo periodo è risultato pari a 0.2, con il 24.3% dei pazienti rimasti liberi da recidive durante l’intero periodo di osservazione.
Inoltre, il 63.3% dei soggetti arruolati nello studio è rimasto al di sotto del valore 4 alla scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ), mentre il 79.5% si è stabilizzato al di sotto di un EDSS 6 lungo tutto il corso dello studio.

Lo studio CombiRx, randomizzato e controllato, è stato verificato in oltre mille pazienti se l’uso combinato di Interferone-ì beta1a 30 microg e Glatiramer acetato 20 mg/die fosse più efficace rispetto all’impiego dei due agenti usati separatamente nella forma recidivante-remittente della sclerosi multipla.
La combinazione Glatiramer e Interferone non si è dimostrata superiore alle due monoterapie nella riduzione del rischio di recidive.
Tuttavia, sia l’associazione sia Glatiramer da solo si sono dimostrati significativamente superiori al solo Interferone sotto questo profilo.
Inoltre, in un test di efficacia comparativa, Glatiramer si è dimostrato superiore all’Interferone beta-1a nel ridurre il rischio di riacutizzazioni.

A 5 anni, i dati dello studio PreCISe hanno dimostrato che l’impiego precoce di Glatiramer nei pazienti con sindrome clinica isolata riduce la frequenza di comparsa di un secondo attacco, rivelatore di sclerosi multipla conclamata.
Inoltre determina effetti benefici sul carico lesionale della patologia che perdurano nel tempo.
E' stato evidenziato che un trattamento precoce con Glatiramer, rispetto a un inizio dilazionato, si associa a una riduzione del 41% del rischio di conversione a sclerosi multipla conclamata, un ritardo di 972 giorni ( +185% ) della medesima conversione, una riduzione dell’atrofia cerebrale pari al 28%, un minor numero di lesioni T2 l’anno ( -42% ), e un minore volume delle lesioni T2 ( -22% ).

Un sottostudio da PreCISe ha mostrato l’effetto neuroprotettivo di Glatiramer acetato utilizzando la spettroscopia protonica della risonanza magnetica.
L’integrità degli assoni nella sclerosi multipla può essere valutata in vivo basandosi sulle modificazioni dell’intensità del segnale di un marcatore costituito dall’N-acetilaspartato ( NAA ).
E' stato valutato il rapporto tra la concentrazione di NAA e la creatinina ( Cr ). Nei soggetti non-trattati con forma recidivante-remittente, il rapporto NAA/Cr è risultato inferiore alla norma e con una diminuzione del 5% all’anno circa. Tale riduzione è risultata correlata a modificazioni ai punteggi EDSS in modo molto più stringente dei convenzionali parametri di risonanza basati sulla materia bianca.
Nei pazienti trattati con Glatiramer, NAA/Cr è aumentato di una media di 0.14 dal basale al follow-up di 12 mesi, a testimonianza di un miglioramento dell’integrità neuroassonale cerebrale, probabilmente correlata al fatto che nello studio PreCISe i pazienti avevano ricevuto Glatiramer acetato a uno stadio precoce di malattia. ( Xagena_2013 )

Fonte: ECTRIMS, 2013

Xagena_Medicina_2013