Neurite ottica acuta: la Simvastatina migliora l’esito visivo finale


Negli ultimi anni, gli studi clinici di piccole dimensioni hanno indicato che le statine o gli inibitori della 3-idrossi-3-metilglutaril coenzima A ( HMG-CoA ) reduttasi esercitano effetti pleiotropici immunomodulatori, con potenziali implicazioni terapeutiche nella sclerosi multipla.

È stato effettuato uno studio per valutare se il trattamento con Simvastatina ( 80 mg al giorno per 6 mesi; Sinvacor, Zocor ) nei pazienti con neurite ottica ha un effetto benefico sull’esito visivo e sulla risonanza magnetica cerebrale.

Un totale di 64 pazienti con acuta neurite ottica sono stati randomizzati al trattamento con Simvastatina ( n=32 ) o placebo ( n=32 ) per 6 mesi.
Nessuno dei pazienti era stato trattato con una terapia immunosoppressiva per 6 mesi prima dell'arruolamento nello studio o era stato trattato con steroidi dall'esordio dei sintomi.

La sensibilità al contrasto ( test di Arden ), la acuità visiva, la percezione dei colori, i potenziali evocati visivi ( PEV; latenza e ampiezza ), il punteggio alla scala analogica visiva ( VAS ) e le lesioni captanti il Gadolinio in T2 alla risonanza magnetica del cervello sono stati valutati alla visita di screening, al giorno 14 ( ad eccezione della risonanza magnetica cerebrale ), al giorno 90 e al giorno 180.

La Simvastatina ha avuto un effetto benefico sui potenziali evocati visivi sia per latenza ( P=0.01 ) che per ampiezza ( P=0.01 ), un effetto borderline sul punteggio Arden ( P=0.06 ) e sulla scala VAS ( P=0.04 ), e nessun effetto alla risonanza magnetica del cervello o sul tasso di recidiva tra i gruppi.

In conclusione, questo studio ha fornito una prova di classe I che la Simvastatina 80 mg al giorno è ben tollerata e probabilmente efficace nei pazienti con neurite ottica acuta. ( Xagena_2012 )

Tsakiri A et al, Mult Scler J 2012; 18: 72-81

Link: SclerosiOnline.net

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