Sclerosi multipla recidivante-remittente trattata con Cladribina compresse


Sulla base di varie misurazioni cliniche e di risonanza magnetica, lo studio di fase 3 CLARITY ( Cladribine Tablets Treating Multiple Sclerosis Orally ) condotto in pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente ha mostrato che un trattamento orale a ciclo breve con Cladribina ( Movectro ) a dosi cumulative di 3.5 e 5.25 mg/kg è più efficace del placebo nell'arco di un periodo di 96 settimane.

Il raggiungimento della libertà da attività della malattia sta diventando un obiettivo raggiungibile del trattamento della sclerosi multipla recidivante-remittente, e sono stati dunque valutati gli effetti di Cladribina su questa misura di esito composita mediante un'analisi post-hoc dei dati dello studio CLARITY.

La libertà da attività di malattia è formata da tre componenti che in genere sono utilizzate individualmente come endpoint negli studi clinici; viene definita come assenza di recidive nel paziente, assenza di cambiamento sostenuto a 3 mesi nel punteggio alla scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) e assenza di nuove lesioni in risonanza magnetica ( nessuna lesione T1 captante il Gadolinio o lesione T2 attiva ) in un periodo specificato.

È stato valutato l’effetto di due dosi di compresse di Cladribina versus placebo su proporzione di pazienti liberi da attività della malattia sulla base di componenti individuali, tutte le combinazioni a coppie ed esito composito delle 3 componenti ( libertà da attività di malattia ).

La libertà da attività di malattia è stata analizzata a 24, 48 e 96 settimane e in sottogruppi di pazienti stratificati in accordo con le caratteristiche basali demografiche e di malattia ( età, durata della malattia, precedente trattamento con farmaci modificanti la malattia, numero delle lesioni T1 captanti Gadolinio, volume delle lesioni T2, punteggio EDSS, numero di precedenti recidive e alta attività di malattia ).

Dei 1326 pazienti assegnati in maniera casuale al trattamento nello studio CLARITY, 1192 sono risultati valutabili in termini di libertà dall’attività di malattia a 96 settimane.

A 24 settimane, 266 ( 67% ) su 395 pazienti nel gruppo Cladribina 3.5 mg/kg e 283 ( 70% ) su 406 in quello Cladribina 5.25 mg/kg sono risultati liberi da attività della malattia versus 145 ( 39% ) su 373 nel gruppo placebo ( odds ratio [ OR ] 3.31; p inferiore a 0.0001 per entrambi ).

A 48 settimane, 208 ( 54% ) su 384 pazienti nel gruppo Cladribina 3.5 mg/kg e 222 ( 56% ) su 396 pazienti nel gruppo Cladribina 5.25 mg/kg sono risultati liberi da attività di malattia versus 86 ( 24% ) su 360 nel gruppo placebo ( OR=3.80; p inferiore a 0.0001 per entrambi ).

A 96 settimane, 178 ( 44% ) su 402 pazienti nel gruppo Cladribina 3.5 mg/kg e 189 ( 46% ) su 411 nel gruppo Cladribina 5.25 mg/kg sono risultati liberi da attività di malattia versus 60 ( 16% ) su 379 pazienti nel gruppo placebo ( OR=4.28; p inferiore a 0.0001 per entrambi ).

Gli effetti delle compresse di Cladribina sulla libertà da attività di malattia sono risultati significativi in tutti i sottogruppi di pazienti.

In conclusione, il trattamento con compresse di Cladribina aumenta in modo significativo la proporzione di pazienti con libertà sostenuta da attività di malattia a 96 settimane rispetto a placebo.
La libertà sostenuta da attività di malattia potrebbe diventare un’importante misura di risposta terapeutica nella sclerosi multipla recidivante-remittente. ( Xagena_2011 )

Giovannoni G et al, Lancet Neurol 2011; 10: 329-337



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