Una singola somministrazione di Natalizumab non favorisce il recupero clinico dopo un episodio recidivante di sclerosi multipla


Le recidive nella sclerosi multipla possono causare significativa disabilità neurologica.

Natalizumab ( Tysabri, già Antegren ) è un anticorpo umanizzato anti-alfa4-integrina.

Uno studio condotto da Ricercatori del Natalizumab Multiple Sclerosis Trial Group ha valutato gli effetti di una singola dose di Natalizumab per via endovenosa subito dopo l’insorgenza di una recidiva di sclerosi multipla.

Un totale di 180 pazienti con sclerosi multipla sono stati assegnati in modo random a ricevere Natalizumab 1 mg/kg oppure 3 mg/kg, o placebo subito dopo una recidiva acuta.

Il periodo osservazionale è stato di 14 settimane.

Non sono state osservate differenze nel cambiamento nel tempo dei punteggi alla scala EDSS ( Expanded Disability Status Scale ) tra i gruppi di trattamento ed il gruppo placebo.

In tutti e tre i gruppi, circa la metà dei pazienti ha mostrato miglioramenti alla scala EDSS dopo 2 settimane, con un aumento del 67% all’8a settimana.

Il punteggio alla scala EDSS è migliorato in media di 0,8 punti nella prima settimana, 1,2 punti alla 4a settimana e 1,6 punti all’8a settimana nei due gruppi Natalizumab contro un miglioramento di 1 punto, 1,6 punti e 1,6 punti, rispettivamente, nel gruppo placebo.

Una significativa riduzione del volume della lesione captante il gadolinio è stata osservata nei gruppi di trattamento attivo alla settimana 1a e 3a, rispetto al placebo.

Questo studio indica che una singola dose di Natalizumab e.v. non favorisce il recupero clinico dopo un episodio recidivante di sclerosi multipla. ( Xagena_2004 )

O’ Connor PW et al, Neurology 2004; 62: 2038-2043



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XagenaFarmaci_2004