CCSVI: sicurezza del trattamento endovascolare


Ricercatori del Dipartimento di Chirurgia Vascolare ed Endovascolare dell’Euromedic Specialist Clinics a Katowice in Polonia, hanno valutato la sicurezza del trattamento endovascolare per insufficienza venosa cronica cerebrospinale ( CCSVI ).
Anche se l'angioplastica con palloncino e l’impianto di stent appaiono essere procedure sicure, non esistono attualmente dati sul trattamento di un ampio gruppo di pazienti con questa patologia vascolare.

Un totale di 564 procedure endovascolari ( angioplastica o, in caso di fallimento, stenting ) sono state eseguite durante 344 interventi in 331 pazienti con CCSVI associata a sclerosi multipla.

L’angioplastica con palloncino da sola è stata eseguita in 192 casi ( 55.8% ), mentre l'impianto di stent di almeno una vena è stato richiesto nei restanti 152 casi ( 44.2% ).

Non ci sono state complicanze maggiori ( emorragia grave, trombosi venosa, migrazione dello stent o lesioni ai nervi ) connesse alla procedura, ad eccezione di occlusione trombotica dello stent in 2 casi ( 1.2% delle procedure di stenting ) e l'apertura chirurgica della vena femorale per rimuovere il palloncino dell’angioplastica in 1 caso ( 0.3% delle procedure ).

Le complicanze minori hanno compreso: a) problemi tecnici occasionali ( 2.4% delle procedure ): difficoltà a rimuovere il palloncino dell’angioplastica o problemi con il corretto posizionamento dello stent; b) altri eventi medici ( 2.1% delle procedure ): sanguinamento a livello inguinale, sanguinamento gastrointestinale minore o aritmia cardiaca.

Da questa revisione di dati è emerso che le procedure per il trattamento dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale sembrano essere sicure e ben tollerate dai pazienti. ( Xagena_2010 )

Ludyga T et al, Phlebology 2010; 25: 286-295



Link: MedicinaNews.it

Chiru2011 Neuro2011