Stato neonatale della vitamina D e rischio di sclerosi multipla


Il basso stato di Vitamina-D alla nascita può essere associato a rischio di sclerosi multipla ad insorgenza in età adulta, ma questa relazione non è stata studiata direttamente.

Ricercatori hanno valutato il legame tra le concentrazioni di vitamina D in periodo neonatale, misurate in campioni di sangue conservati, e il rischio di sclerosi multipla.

Lo studio caso-controllo basato sulla popolazione in Svezia, ha riguardato 459 casi incidenti di sclerosi multipla e 663 controlli.

Non è stata evidenziata alcuna associazione tra il quintile di 25-Idrossivitamina D neonatale e il rischio di sclerosi multipla ( odds ratio grezzo, OR= 1.0, 95% intervallo di confidenza = 0.68-1,44, per il più alto quintile rispetto al più basso ).

L’aggiustamento per una serie di potenziali fattori di confondimento nei primi anni di vita ( mese di nascita, latitudine di nascita, allattamento al seno ) e nella vita adulta ( 25-Idrossivitamina D, esposizione al sole, assunzione di Vitamina D dai latticini, consumo di pesce grasso, fumo, indice di massa corporea [ BMI ] a 20 anni di età ), così come discendenza, eredità di sclerosi multipla, e gruppo socio-economico, non hanno influito molto sul risultato.

Una ricerca su un’ampia popolazione ha mostrato che i livelli di 25-Idrossivitamina D alla nascita non erano associati a rischio di sclerosi multipla. ( Xagena_2014 )

Ueda P et al, Ann Neurol 2014; 76: 338-346

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