Sclerosi multipla: malattie autoimmuni dopo trattamento con Alemtuzumab
È stato effettuato uno studio per definire la velocità, i tempi, e i fattori di rischio clinici per lo sviluppo di malattie autoimmuni dopo trattamento con Alemtuzumab ( Lemtrada ) per la sclerosi multipla.
Sono stati analizzati i dati clinici prospettici e sierologici di 248 pazienti con sclerosi multipla trattati con Alemtuzumab.
Il periodo mediano di follow-up è stato di 34.3 mesi ( range 6.7-107.3 ).
La malattia autoimmune si è sviluppata nel 22.2% dei casi.
La malattia autoimmune a livello della tiroide è risultata più frequente ( 15.7% ).
Sono state osservate una gamma di malattie autoimmuni ematologiche, renali e dermatologiche così come lo sviluppo di nuovi autoanticorpi.
Le malattie autoimmuni sono state riscontrate da 2 settimane dopo il trattamento iniziale, e sono state più frequente 12-18 mesi dopo il primo trattamento.
Non sono stati osservati nuovi casi di malattie autoimmuni 60 mesi o più dopo il trattamento iniziale e il rischio di malattie autoimmuni era indipendente dalla dose totale di Alemtuzumab o dall’intervallo di dosaggio.
Mentre i fattori di rischio noti per le malattie autoimmuni, inclusi sesso ed età, non hanno avuto alcun impatto sulla frequenza delle malattie autoimmuni, sia una storia familiare di malattie autoimmuni ( odds ratio, OR=7.31 ) che una storia di fumo personale ( OR=3.05 ) sono risultati predittivi di comparsa di malattie autoimmuni.
In conclusione, il rischio cumulativo di malattie autoimmuni nella sclerosi multipla dopo Alemtuzumab è del 22.2%, più frequente tra i 12 e i 18 mesi dopo la prima dose, ed è evidente per un massimo di 5 anni.
Il rischio individuale viene modificato dal fumo e dalla storia familiare, che dovrebbero essere inserite all'interno del programma di counseling che precede il trattamento. ( Xagena_2011 )
Cossburn M et al, Neurology 2011; 77: 461-468
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