L’effetto del trattamento sulla atrofia cerebrale si correla con l’effetto del trattamento sulla disabilità nella sclerosi multipla


E’ stata valutata la correlazione tra effetto del trattamento sulla atrofia cerebrale e l'effetto del trattamento sulla progressione della disabilità nella sclerosi multipla recidivante-remittente.

Sono stati esaminati tutti gli studi clinici randomizzati pubblicati sulla sclerosi multipla recidivante-remittente della durata di almeno 2 anni e che avevano come endpoint la progressione della disabilità ( definita come un aumento di 1 punto a 6 o 3 mesi alla scala EDSS [ Expanded Disability Status Scale ] ), lesioni attive alla risonanza magnetica per immagini ( MRI ) ( definite come nuove lesioni in T2 o ingrandimento delle preesistenti lesioni ), e atrofia cerebrale ( definita come variazione del volume cerebrale tra il mese 24 e il mese 6-12 ).

Gli effetti del trattamento sono stati espressi come riduzioni relative.

La meta-analisi ha preso in considerazione 13 studi per più di 13.500 pazienti con sclerosi multipla recidivante-remittente.

Gli effetti del trattamento sulla progressione della disabilità sono risultati correlati con gli effetti del trattamento sia sulla atrofia cerebrale ( R2 = 0.48, p = 0.001) sia sulle lesioni in fase attiva alla risonanza magnetica per immagini ( R2 = 0.61, p inferiore a 0.001 ).

Quando gli effetti su entrambi gli endpoint di risonanza magnetica sono stati inseriti in un modello multivariato, la correlazione era più elevata ( R2 = 0.75, p inferiore a 0.001 ), ed entrambe le variabili si sono mantenute correlate in modo indipendente all’effetto del trattamento sulla progressione della disabilità.

Nella sclerosi multipla recidivante-remittente, l'effetto del trattamento sulla atrofia cerebrale è risultato correlato all'effetto sulla progressione della disabilità nell’arco di 2 anni.
Questo effetto è indipendente dall'effetto delle lesioni in fase attiva alla MRI sulla disabilità; le due misure MRI, quando vengono usate in combinazione, sono in grado di predire in modo più efficace l'effetto del trattamento sulla disabilità. ( Xagena_2014 )

Sormani MP et al, Ann Neurol 2014; 75: 43-49

Neuro2014